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OMAN, UNA TERRA SORPRENDENTE


E' veramente difficile condensare l'Oman in immagini, trasmettere in poche righe ciò che questo Paese ha ispirato in ognuno di noi, durante il nostro recente viaggio. Cercherò quindi di descrivere la nostra esperienza  con qualche foto emblematica.

 

La prima immagine che mi viene in mente è questa: un connubio fra la roccia, lavorata dapprima dal tempo e poi dagli uomini, e l'architettura sacra.

 

L'Oman è impregnato di sacro e lo si percepisce ogni giorno, osservando i minareti svettare in tutti i villaggi, anche in mezzo al deserto, o nelle città, ascoltando le nenie dei Muezzin trasmmesse ad alto volume, che penetrano ogni aspetto della vita quotidiana.

 

Lo si apprezza osservando la solennità e le linee pure di questa moschea, quella di Muskat, una delle più grandi e maestose dell'Islam contemporaneo.

Inaspettati, immersi fra le aride montagne, i villaggi di ieri e di oggi si confondono fra gli ocra delle rocce, punteggiate qua e là da alberi e arbusti, veri pionieri di queste terre difficili e dure.

Ma dove c'è acqua è sorprendente osservare gli orti e i frutteti, rigogliosi e verdi, che trasmettono un palpabile senso di cura e dedizione nel lavoro.

 

Il deserto omanita, seppur esteso, non è che il margine orientale del Quarto Vuoto, che si spinge a Ovest a perdita d'occhio, fino alle coste del Mar Rosso.

 

Le dune, morbide nelle linee e soffici al nostro incedere, manifestano con le loro forme scolpite dal vento tutta la loro instabile esistenza.

 

Qui il deserto non significa assenza, ma vita, frenetica e invisibile vita, che si dipana, la notte, lontano dal sole implacabile.

 

All'alba il deserto ha qualcosa di veramente primordiale, così come i suoi silenzi che invitano alla contemplazione .

 

Dello stesso colore delle sabbie, ecco una monachella del deserto, una piccola cacciatrice di insetti e di larve nascoste nel terreno.

 

Quale resistenza hanno questi animali, quale adattamento a condizioni di vita veramente estreme e selettive.

Nel mezzo di montagne brulle, cattedrali di roccia che raccontano la loro storia millenaria, un wadi, percorso da acque cristalline, è come una perla turchese incastonata fre le nude pareti calcaree.

 

Qui trovi refrigerio, qui rimani ammaliato dai contrasti di colore, dall'ermegere dell'acqua dalle profondità della terra.

 

Qui vorresti rimanere per molto tempo ancora.


Torneremo in Oman dal 13 al 20 novembre, seguimi attraverso la newsletter per sapere quando sarà il momento di decidere!


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foto Laurent Carré 2014

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Luca Francesco Maria Giraudo

 

Ornitologo - International Mountain Leader - Accompagnateur en Montagne BE France - Accompagnatore  Naturalistico Regione Piemonte - Accompagnatore Turistico - Istruttore nazionale Nordic Walking SINW

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 Ultimo aggiornamento: 18 aprile 2024