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10 FOTO PER 10 DOMANDE: DINO ROERO


Ti piacerebbe osservare gli animali nel loro ambiente naturale?

Ami camminare in montagna?

 

Se vai su questa pagina web potresti trovare ciò che fa per te.


Ciao Dino,

come ben sai con l’avvento del digitale abbiamo assistito negli ultimi vent'anni ad una vera esplosione della fotografia naturalistica, un’attività che sta coinvolgendo sempre più persone e le sta avvicinando alla scoperta della natura.

 

In tutte le attività umane ci sono persone che eccellono e anche la fotografia naturalistica non sfugge a questa regola.

 

Tuttavia credo che non sia tanto la qualità delle foto la cosa più importante, certo una fotografia stupenda lascia senza fiato e comunica emozioni, ma è soprattutto l'approccio alla natura che mi interessa e mi fa propendere nel seguire un fotografo piuttosto che un altro.

 

Preferisco una foto non perfetta ma “naturale” piuttosto che una foto eccezionale frutto di qualche sotterfugio.

 

In questo blog ho deciso perciò di invitare alcune persone che conosco da anni o da poco, ma tutte hanno una sensibilità e un approccio che si sposa al mio modo di vedere e vivere la natura: se possibile in punta di piedi, senza lasciare traccia e traumi, soprattutto, con un occhio alla protezione dell’ambiente.

 

Ecco perché ho chiesto a te di concedermi qualche foto, 10 per l’esattezza, e un po’ del tuo tempo per parlare di natura.

 

Dunque ti ringrazio per la disponibilità, ora partiamo, vorrei farti qualche domanda.

 

Gli ibis sacri hanno popolato le risaie

 

Be’, si comincia sempre da quando uno ha iniziato, raccontami come è nata in te la passione per la fotografia.

 

La passione per la fotografia è stata suscitata in me tanti anni fa da un amico che, ai tempi, sviluppava in bianco-nero.

 

Lui mi fece una serie di tre fotografie che conservo con grande cura. Avevo 18 anni.

 

Poi, con l’università ed il successivo lavoro ho fotografato solo sporadicamente con diapositive o rullini a colori e soprattutto durante le vacanze (amavo ed amo molto le dolomiti e le montagne).

 

Dal 2013 sono in pensione ed ho ripreso con tecnologia digitale, tentando di cogliere nella natura i suoi miracoli, anche aiutato da molti amici con cui condivido questa passione.

  

Gruccione nelle vigne

 

Hai scelto di dedicare questo spazio alla flora e alla fauna, puoi raccontarmi perché? Cosa ti attira in questo soggetto?

 

Sono, comunque, due aspetti complementari in natura.

 

Della flora sono molto emozionato dalla scoperta delle bellissime orchidee spontanee che popolano le nostre colline, soprattutto quelle non coltivate.

 

Mentre la fauna mi ha appassionato dopo un viaggio in Africa, coinvolto da un caro amico.

 

Amo la sorpresa di poter cogliere un atteggiamento e tanta bellezza negli animali selvatici, a volte sento l’adrenalina di uno scatto ben riuscito e di saper immortalare una situazione o un gesto di queste creature che ci circondano e con cui condividiamo il nostro pianeta.

 

Tra l’altro la cosa bella è la partecipazione dell’avventura con gli amici durante i viaggi o gli appostamenti: si chiacchiera, si scambiano opinioni ed esperienze immersi nella natura, in pace.

 

Neotinea tridentata

 

Come hai realizzato queste fotografie, con quale tecnica?

  

A volte in viaggio con amici, a volte a zonzo da solo, a volte semplicemente da casa mia.

La mia necessità è di tentare di “fissare” la bellezza ovunque la si possa incontrare, forse più che la voglia di documentare la naturalità.

 

Amo solo le fotografie, non ho mai fatto filmati forse perché, quando ho provato cercavo sempre la bella inquadratura e la cosa non funziona nei filmati.

 

La fotografia è una passione “lenta”, non si può fare di corsa mai e meno che mai quella naturalistica! 

 

Scoiattolo nostrano

 

E quale attrezzatura hai usato?

 

Attualmente utilizzo una Nikon D500, un obiettivo Nikon 300mm f4 ed un 180mm f2.8, un duplicatore di focale 1.4 ed un Tamron 90mm f2.8 come macro.

 

Non amo troppo gli zoom perché penso che abbiano la necessità di molte lenti che possono “interferire” nella cattura fotografica.

 

Poi, ovviamente, cavalletti, computer per la post produzione e quant’altro.

 

La bellezza del Macaone

 

Sappiamo entrambi che la fotografia naturalistica può avere un grosso impatto sugli animali, sulle piante e sugli ambienti oggetto delle nostre attenzioni. Quali sono per te le regole etiche che è importante seguire in questa attività?

 

Sia per gli animali che per i fiori occorre evitare il più possibile di interferire con la loro vita.

 

L’etica nella fotografia è importantissima.

 

Non mi piace disturbare gli animali o calpestare danneggiando le coltivazioni, non mi piace fare “comunque” la cattura per avere qualche like in più….

 

Mi sono dato dei limiti e li rispetto, non costa molto e rende l’esperienza più pulita!

 

Il rispetto dell’ambiente e degli animali è fondamentale.

 

Stambecco in Val Varaita

 

Io uso sovente il termine “cacciatori d’immagini”, secondo te cosa distingue un fotografo da un altro?

  

Dipende dalle finalità che uno si dà: chi cerca lo scatto più attrattivo, chi vuole documentare la natura che ci circonda, chi cerca la moda ad ogni costo, chi cerca l’obiettivo o la tecnologia più performante, ecc.

 

Come dicevo io cerco la bellezza nella natura perché penso che la bellezza ci renda più sani dentro: io amo molto la cultura Navajo che, della Bellezza, ha fatto il perno della vita.

 

Ophrys dinarica in Langa

 

La fotografia può ad esempio dare un contributo alla conservazione delle varie specie animali e vegetali?

Penso che questo sia possibile, sicuramente permette una grande divulgazione delle specie osservate, soprattutto pensando alle persone che non fanno osservazioni naturalistiche.

 

Il grande airone bianco

 

Stai lavorando a qualche progetto? Vuoi rivelarmi qualcosa?

 

Non particolarmente, sono molto curioso e mi piace spaziare in diversi ambienti.

 

Mi piacerebbe molto poter tornare nel West USA perché vi ho trovato una natura immensa e spazi che permettono un grande sguardo.

 

Quando ho fatto il primo tour non ho avuto il tempo di fermarmi sulla fotografia naturalistica (che ho iniziato dopo).

 

Potrebbe essere un sogno realizzabile.

 

Picchio rosso maggiore - maschio

 

Sicuramente hai qualche ricordo particolare a cui tieni molto, un incontro emozionante oppure un risultato fotografico a lungo cercato. Ti va di raccontarmelo?

 

Ricordo la forte emozione provata quando ho scoperto i primi esemplari di Ophrys Dinarica sulle Langhe: ero solo e non ne sospettavo la presenza quando poi, con lo sguardo, ne ho colta qualcuna!

 

Oppure quando ho scattato la prima immagine di uno scoiattolo rosso nostrano o la meraviglia dei gruccioni in mezzo alle vigne!

 

Ma anche lo scatto su un delfino che “gioca” libero in natura.

 

Delfino - Santuario dei Cetacei, Liguria

 

Pubblichi le tue fotografie su un blog, su una pagina web? E quale?

 

Su Facebook soprattutto sui gruppi specializzati nelle orchidee spontanee o su altri gruppi naturalistici, e su Instagram dove posso allargare l’orizzonte praticamente su ogni continente.

 


Grazie Dino,

 

 

leggendo fra le righe ne scaturisce una forte passione e un grande rispetto della natura, dell' "altro da noi", come mi piace definire il mondo immenso che ci circonda e che ci ospita, ma non ci appartiene.

 

Non ci appartiene se non per il fatto che ne siamo parte.

 

Sebbene l'impatto della nostra specie sia molto forte, non sarà eterno e non sarà del tutto irreversibile. La Terra ci dimenticherà presto.

 

La fotografia naturalistica, io credo, può fare molto per il nostro futuro.

 

 

Ma deve essere onesta e generosa verso le altre forme di vita e verso noi stessi.

 

Per questo è bello godersi con intensità le tue foto e pensare a quante ore hai trascorso in mezzo alla natura per poterle scattare.

 

Un attimo che ha bisogno di giorni interi, ma anche solo di una frazione di secondo, per essere fermato.

 

 

Grazie per averla condivisa con noi.

 


 

Vuoi sapere quali idee ho in programma pr il prossimo futuro? 

 

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Se hai letto fino qui, se ha toccato corde sopite, ecco:

 

regalami un piccolo commento.

 

Sarà per me un regalo, che serberò nel bagaglio dei miei ricordi.

foto Laurent Carré 2014

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Luca Francesco Maria Giraudo

 

Ornitologo - International Mountain Leader - Accompagnateur en Montagne BE France - Accompagnatore  Naturalistico Regione Piemonte - Accompagnatore Turistico - Istruttore nazionale Nordic Walking SINW

e-mail: luca.giraudo21@gmail.com - cellulare +393336678359 -  portable +33767220496

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 Ultimo aggiornamento: 18 aprile 2024