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10 FOTO PER 10 DOMANDE: BRUNO MORA


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Ciao Bruno,

come ben sai con l’avvento del digitale abbiamo visto negli ultimi vent’anni ad una vera esplosione della fotografia naturalistica, un’attività che sta coinvolgendo sempre più persone e le sta avvicinando alla scoperta della natura.

 

In tutte le attività umane ci sono persone che eccellono e anche la fotografia naturalistica non sfugge a questa regola.

Tuttavia credo che non sia tanto la qualità delle foto la cosa più importante, certo una fotografia stupenda lascia senza fiato e comunica emozioni, ma è soprattutto l'approccio alla natura che mi interessa e mi fa propendere nel seguire un fotografo piuttosto che un altro.

 

Preferisco una foto non perfetta ma “naturale” piuttosto che una foto eccezionale frutto di qualche sotterfugio.

 

In questo blog ho deciso perciò di invitare alcune persone che conosco da anni, che hanno una sensibilità e un approccio che si sposa al mio modo di vedere e vivere la natura: se possibile in punta di piedi, senza lasciare traccia e traumi, soprattutto, con un occhio alla protezione dell’ambiente.

 

Ecco perché ho chiesto a te di concedermi qualche foto, 10 per l’esattezza, e un po’ del tuo tempo per parlare di natura.

 

Dunque ti ringrazio per la disponibilità, ora partiamo, vorrei farti qualche domanda.

 

Picchio muratore

 

Be’, si comincia sempre da quando uno ha iniziato, raccontami come è nata in te la passione per la fotografia.

 

Nasce tanti anni fa, con la pellicola, e all'inizio era una passione legata ai viaggi; fotocamere, obiettivi e pellicole mi servivano per documentare i luoghi che visitavo, salvo poi riporli in un armadio fino al successivo viaggio. Solo successivamente, mi sono appassionato al mondo animale, a studiarlo, a osservarlo, e giocoforza il mio sforzo fotografico si è concentrato in quella direzione, divenendo molto più assiduo.

 

Picchio rosso maggiore

Hai scelto di dedicare questo spazio alla natura "dietro casa", puoi raccontarmi perché? Cosa ti attira in questo soggetto?

 

Ho scelto di dedicare questo spazio alla Natura “dietro casa”, a quella Natura che si vede non solo con gli occhi ma col cuore, quella che a una prima occhiata non ti fa vedere nulla, ma che col tempo ti svela tante piccole storie, e tanti suoi segreti.

 

Frosone

 

Come hai realizzato queste fotografie, con quale tecnica?

  

Ho la fortuna di possedere un po' di terreno nelle colline intorno a Mondovì, così mi sono attrezzato un piccolo capanno che frequento soprattutto nei mesi tardo autunnali e invernali. Qui, in pochi metri quadrati, ho censito finora 21 specie di uccelli, ma anche i mammiferi fanno la loro comparsa ogni tanto. E' una meravigliosa avventura! 

 

Cinciarella

 

E quale attrezzatura hai usato?

 

Utilizzo da sempre fotocamere ed obiettivi Nikon. Mi hanno accompagnato ovunque, con ogni condizione, e non mi hanno mai lasciato “a piedi”.

 

Femmine di Capriolo

 

Sappiamo entrambi che la fotografia naturalistica può avere un grosso impatto sugli animali, sulle piante e sugli ambienti oggetto delle nostre attenzioni. Quali sono per te le regole etiche che è importante seguire in questa attività?

 

Io seguo da sempre una regola, e cioè che se l'animale che sto riprendendo si sta facendo i fatti suoi e non dà segni di nervosismo, allora vuol dire che mi sto comportando bene. Io potrei quasi fare a meno del capanno nel mio piccolo, tanta è la confidenza che si prendono cince e fringuelli, ma preferisco che si comportino come se io non ci fossi, perciò mi mimetizzo al meglio e cerco di arrecare la minima interferenza possibile. 

 

Per il resto, ai nidi nemmeno mi avvicino, così come non frequento luoghi che so essere presi d'assalto per la presenza di specie troppo desiderate e attese.

Battibecco fra cince bigie

 

Io uso sovente il termine “cacciatori d’immagini”, secondo te cosa distingue un fotografo da un altro?

  

Guarda, questo fatto di accostare il termine “caccia” alla fotografia non mi piace.

 

Fa sembrare i fotografi una massa di invasati, pronti a tutto per portare a casa un'immagine, e purtroppo alcuni sono così. La massificazione della fotografia (che in parte disapprovo) attraverso le nuove tecnologie ha fatto sì che troppi fotografi improvvisati, bene intenzionati ma non preparati, si avventurino su terreni a loro ignoti, col rischio di arrecare danni.

 

Ma anche alcuni “professionisti” hanno le loro colpe, mettendo foto di nidificazioni, che sebbene realizzate con le corrette tecniche, scatenano lo spirito emulativo di altri, meno preparati. 

 

Cincia dal ciuffo

 

La fotografia può ad esempio dare un contributo alla conservazione delle varie specie animali e vegetali?

 

Certamente sì, ma deve essere al servizio dell'educazione ambientale, deve insegnare, ma soprattutto documentare, deve denunciare anche, quando occorre. In questo senso la fotografia è “scomoda”.

 

Pochi giorni fa le mie videotrappole hanno ripreso dei cani sciolti, che inseguivano un capriolo. Ho passato il video ai forestali...

Cincia bigia

 

Stai lavorando a qualche progetto? Vuoi rivelarmi qualcosa?

 

Prima di tutto, appena sarà nuovamente possibile, riprenderò il mio progetto a lungo termine sulla fauna del Nord Europa, tornerò in Finlandia, dove ho lasciato buoni amici e contatti importanti, poi mi aspetta la Norvegia in inverno alla ricerca dei buoi muschiati, e ho in mente il terzo viaggio in Islanda, un'idea al momento un po' fumosa ancora. Poi, mi manca tanto l'Africa...

 

Da alcuni mesi poi, sto avventurandomi in un nuovo modo di riprendere animali, cioè il videotrappolaggio. Sono ancora un neofita, ma i primi risultati lentamente iniziano ad arrivare.

 

Insomma, un bel po' di carne al fuoco!

 

 

Discussione fra cincia bigia e cincia mora

 

Sicuramente hai qualche ricordo particolare a cui tieni molto, un incontro emozionante oppure un risultato fotografico a lungo cercato. Ti va di raccontarmelo?

 

Ce ne sono tantissimi, ma credo che i cinque giorni, o meglio le cinque notti trascorse nella Carelia finlandese in mezzo a tutti quegli orsi, pochi anni fa, siano stati un'esperienza segnante, in assoluto, un qualcosa che ti fa venire il “Male del Nord”, un po' come il Mal d'Africa... 

 

Capriolo nel bosco

 

Pubblichi le tue fotografie su un blog, su una pagina web? E quale?

 

Curo da anni un mio blog, http://brunomora.blogspot.com/, sul quale trovate tutto quello che faccio e che farò, fotograficamente parlando.

E' la mia creatura, ci sono affezionato, e richiede comunque impegno, lavoro, tempo e...fantasia.


 

Grazie Bruno,

 

 

Ho apprezzato molto sia le foto che la tua storia, le prime raccontano in effetti ciò che c'è ogni giorno intorno a noi, ciò che riteniamo "banale" e scontato ma che poi, a bene vedere, ci racconta della vita intorno a noi, né più né meno di un viaggio esotico.

 

Intorno a casa, però, possiamo scoprire come dici tu delle piccole storie, intime ma non meno interessanti di altre più blasonate.

 

La natura si rivela a chi la sa osservare, contemplare, scoprire.

 


 

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Sarà per me un regalo, che serberò nel bagaglio dei miei ricordi.

foto Laurent Carré 2014

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Luca Francesco Maria Giraudo

 

Ornitologo - International Mountain Leader - Accompagnateur en Montagne BE France - Accompagnatore  Naturalistico Regione Piemonte - Accompagnatore Turistico - Istruttore nazionale Nordic Walking SINW

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 Ultimo aggiornamento: 6 dicembre 2024