· 

10 FOTO PER 10 DOMANDE: GABRIELE CRISTIANI


Vuoi saper di cosa parlerò nei prossimi articoli?

 

Iscriviti alla mia newsletter!


 

Ciao Gabriele,

come ben sai con l’avvento del digitale abbiamo visto negli ultimi vent’anni ad una vera esplosione della fotografia naturalistica, un’attività che sta coinvolgendo sempre più persone e le sta avvicinando alla scoperta della natura.

 

In tutte le attività umane ci sono persone che eccellono e anche la fotografia naturalistica non sfugge a questa regola.

Tuttavia credo che non sia tanto la qualità delle foto la cosa più importante, certo una fotografia stupenda lascia senza fiato e comunica emozioni, ma è soprattutto l'approccio alla natura che mi interessa e mi fa propendere nel seguire un fotografo piuttosto che un altro.

 

Preferisco una foto non perfetta ma “naturale” piuttosto che una foto eccezionale frutto di qualche sotterfugio.

 

In questo blog ho deciso perciò di invitare alcune persone che conosco da anni, che hanno una sensibilità e un approccio che si sposa al mio modo di vedere e vivere la natura: se possibile in punta di piedi, senza lasciare traccia e traumi, soprattutto, con un occhio alla protezione dell’ambiente.

 

Ecco perché ho chiesto a te di concedermi qualche foto, 10 per l’esattezza, e un po’ del tuo tempo per parlare di natura.

 

Dunque ti ringrazio per la disponibilità, ora partiamo, vorrei farti qualche domanda.

 

Alba sulle Alpi Liguri

 

Be’, si comincia sempre da quando uno ha iniziato, raccontami come è nata in te la passione per la fotografia.

 

 

Dunque, il mio percorso è cominciato prima a livello naturalistico. Da ragazzino ero appassionato entomologo ed erpetologo, raccoglievo insetti e rettili che allevavo in terrari di vetro, con grande gioia di mia madre ovviamente.

 

Successivamente ho comprato una prima reflex a pellicola, ma il grande passo ovviamente l’ho fatto con l’avvento del digitale e dei primi computer, che hanno permesso di abbassare i costi, che prima tra pellicole e diapositive e stampe erano molto alti.

 

Panorama dal Monte Bego  al Monte Matto

 

Hai scelto di dedicare questo spazio al lupo, puoi raccontarmi perché? Cosa ti attira in questo soggetto?

 

 

Credo che ogni naturalista e fotografo abbia un suo animale totem nel quale convoglia tutte le sue energie e la sua passione, per me è stato il lupo sin dalla sua ricomparsa in Alta Val Tanaro, dove praticamente vivo, visto che fu anche una delle ultime valli dove venne avvistato, prima della sua scomparsa ad opera della caccia indiscriminata da parte dell’uomo.

 

Così negli anni sono riuscito ad acquisire una buona conoscenza su questo magnifico animale, sviluppando anche delle collaborazioni in quanto collaboratore volontario col Parco del Marguareis ed il progetto Life Wolf Alps, e realizzando anche un documentario su una cucciolata di lupi che ho seguito per un’estate intera vicino alla loro tana.

 

 

Un’esperienza che ho ripetuto negli anni a seguire e che mi ha ripagato di tutti gli sforzi e la pazienza avuta negli anni precedenti.

 

Il raro Carabus solieri

 

Come hai realizzato queste fotografie e in particolare con quale tecnica?

  

La chiave, parlando di lupi, secondo me, è anticipare le loro mosse, cercando di prevedere dove potrebbero essere, perché questi animali sono imprevedibili.

 

Occorrono poi tanti appostamenti e tanta pianificazione durante l’inverno e nei mesi prima del parto perché ogni anno il lupo cambia la posizione della tana, quindi è necessario monitorare sempre il branco cercando di interpretare i suoi spostamenti.

 

Roccia e acqua,  Alpi Liguri

 

E quale attrezzatura hai usato e soprattutto quale strategia?

 

Uso Nikon con vari tele perché non è facile avvicinarsi, il treppiede è indispensabile, specialmente per i video, oltre a qualche obiettivo per riprese ravvicinate.

 

Ma soprattutto più che la mimetizzazione, che uso poco, secondo me è fondamentale la conoscenza capillare del territorio che ti può far capire dove potrebbero spostarsi o trovarsi.

 

Cervi  in autunno

 

Sappiamo entrambi che la fotografia naturalistica può avere un grosso impatto sugli animali, sulle piante e sugli ambienti oggetto delle nostre attenzioni. Quali sono per te le regole etiche che è importante seguire in questa attività?

 

 

Rispetto a una volta, i fotografi naturalisti sono molto più numerosi e spesso hanno un approccio un po’ troppo “invasivo” e rumoroso, le regole etiche si conoscono, per molti però è difficile con l’avvento dei social resistere alla tentazione di avere qualche “like” in più per una maggior esposizione mediatica.

 

Così come nei Parchi esistono regole di frequentazione senza arrecare disturbo agli animali, bisognerebbe ragionare allo stesso modo nella fotografia.

 

Anche se molti animali oramai sono abituati a vivere in contesti urbani e accettando cibo dalle persone anziché procacciarselo alimentano questa tendenza negativa.

 

Cucciolo di Lupo

 

Io uso sovente il termine “cacciatori d’immagini”, secondo te cosa distingue un fotografo da un altro?

  

Io uso dividere i fotografi in due categorie: la prima va in giro per fare “lo scatto” a tutti i costi. La foto anzitutto, senza magari conoscere a livello naturalistico che cosa ha fotografato.

 

La seconda, che è quella nella quale più mi riconosco, è il fotografo che decide di fotografare una determinata specie, ne studia abitudini e comportamento ed alla fine dopo un percorso “fotografico” riuscirà a scattare una foto, ma sarà la classica ciliegina sulla torta, in quanto avrà ampliato le sue conoscenze ed il suo bagaglio scientifico, quindi la foto in se stessa pur essendo il fine ultimo non sarà sicuramente la cosa più importante.

 

E’ quasi una contraddizione.

 

 

Lupi nel bosco

 

La fotografia può ad esempio dare un contributo alla conservazione delle varie specie animali e vegetali?

 

Assolutamente si, il fotografo ha un grande compito che spesso non comprende, usando gli stessi social per avere dei like, può contribuire a diventare ambasciatore della Natura verso tutte le persone che apprezzano le sue foto. Non bisogna sprecare il talento.

 

Parata amorosa di merlo acquaiolo

 

Stai lavorando a qualche progetto? Vuoi rivelarmi qualcosa?

 

 Sto aumentando la produzione di video insieme alla fotografia, perché ritengo che la divulgazione naturalistica sia un passo necessario, come spiegavo prima. Io organizzo già serate divulgative ed i video sono un ottimo mezzo di comunicazione.

 

Il mio attuale progetto è realizzare delle monografie su alcune specie simbolo delle Alpi.

 

Sirfide su composita

 

Sicuramente hai qualche ricordo particolare a cui tieni molto, un incontro emozionante oppure un risultato fotografico a lungo cercato. Ti va di raccontarmelo?

 

Ovviamente la prima volta che ho trovato la cucciolata di lupi è stato sicuramente il momento più bello, che mi ha ripagato in poche secondi di anni di ricerche e di scarponi consumati.

 

Vipera aspis

 

Pubblichi le tue fotografie su un blog, su una pagina web? E quale?

 

Si, ho un sito web, una pagina su un social di sole foto e ovviamente ora anche il canale YouTube (Gabriele Cristiani ) per i video.

Ecco i link             

www.gabrielecristiani.net 

 

www.flickr.com/photos/gabryx

 


Grazie Gabriele, oltre alla qualità delle foto, che denotano una ricerca approfondita della composizione e della luce,  ho molto apprezzato la tua filosofia, come si faceva "una volta".

 

E' vero che chi si appassiona prima della natura e poi della fotografia ha un percorso e, sovente, una sensibilità particolari, che si riverberano sia sui risultati, ma soprattutto sul rispetto dei soggetti fotografati.

 

Ti auguro di poter completare il tuo progetto sulle specie alpine, certamente sarà interessante seguirti.

 


Vuoi saper di cosa parlerò nei prossimi articoli?

 

Iscriviti alla mia newsletter!


Se hai letto fino qui, se ti è piaciuto il mio scritto, se ha suscitato ricordi ed

 

emozioni o toccato corde sopite, ecco:

 

regalami un piccolo commento, lasciami una breve frase, un

 

aneddoto, una storia vissuta.

 

 

Mi farà piacere e sarà per me un regalo, che serberò nel bagaglio dei miei ricordi.

foto Laurent Carré 2014

Follow me on:

 

Luca Francesco Maria Giraudo

 

Ornitologo - International Mountain Leader - Accompagnateur en Montagne BE France - Accompagnatore  Naturalistico Regione Piemonte - Accompagnatore Turistico - Istruttore nazionale Nordic Walking SINW

e-mail: luca.giraudo21@gmail.com - cellulare +393336678359 -  portable +33767220496

Via Rana, 10 - 12012 Boves CN

C.F. GRDLFR64R09B101Z - P. IVA  03749750042

 

 

 

 

 

 Ultimo aggiornamento: 18 aprile 2024